Consigli di lettura

La prima volta che sono nata

La prima volta che sono nata di Vincent Cuvellier e Charles Dutertre

A gran voce (e a ragione) indicato come uno degli albi più poetici e commoventi, attraverso i ricordi di Nina adulti e bambini riescono a partecipare e interrogarsi sulle loro prime volte.

Piccoli accadimenti per la verità, ma ricchi di emozioni che permangono in un angolo della memoria e lasciano suggestioni importanti nel modo in cui si affronta la vita e il rapporto con gli altri.

Lungo la presentazione di queste “prime volte”, ci rendiamo conto che potenzialmente, questo gioco di memoria può non finire mai: avremo sempre da scoprire o provare qualcosa, l’importante è l’attenzione che mettiamo nell’osservare e godere quel momento specifico della nostra storia personale.

Perché se pure è vero che molte situazioni sono comuni a molte persone che ci circondano, è la circostanza e il modo con la quale l’abbiamo percepita che determina la nostra unicità come individui.

Ed è forse il regalo più bello che si desume dalla lettura di questo albo, riportare attenzione su chi siamo, sulla bellezza delle piccole cose che hanno composto il nostro cammino, su quanto possiamo anche determinare ricordi positivi negli altri o legarci indissolubilmente ad altre persone nella loro creazione di emozioni e sensazioni.

Il linguaggio e i disegni sono semplici, proprio per aumentare l’efficacia del messaggio/ricordo che si vuole condividere. In questo modo anche i bambini si sentono pienamente coinvolti e partecipi.

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