Consigli di lettura

Sono io il più forte!

Sono io il più forte! di Mario Ramos

A Mario Ramos piaceva molto giocare con i personaggi archetipici delle fiabe classiche, e il lupo, con il suo presentarsi temibile e sicuro del fatto suo, di sicuro è stato il perfetto interprete della sua azione di rovesciamento di storie che sembrano avere un finale prestabilito.

Così, anche in “Sono io il più forte!”, vediamo il lupo aggirarsi nel bosco ad incutere timore alle creature più indifese, che lo assecondano nella sua vanità di dichiararsi superiore a tutti per paura di essere mangiati.

La voce si ingrossa al minimo tentennamento dei malcapitati, mentre, una volta ottenuti i complimenti ricevuti, passa oltre con un sorriso soddisfatto.

Ma è veramente così che si dimostra di essere il più forte? Ed è giusto forzare l’opinione degli altri, ponendoli sotto minaccia?

A rovesciare il punto di vista del lupo ci penserà una piccola creatura simile a un rospo, che senza esitazione elegge a essere più forte di quel mondo di fiaba la sua mamma. Il lupo si scaglia verbalmente contro di lui, ma deve ricredersi e ritrattare il suo atteggiamento da bullo: la mamma del piccolino è un drago, ben più imponente di lui. Il cucciolo di drago non dimostrava paura nei confronti del lupo, perché già si rendeva conto del suo atteggiamento sbruffone in contrasto con quello fiero e sicuro della sua razza.

Al lupo non resta che mettersi la coda tra le gambe, scusarsi a non finire e andarsene via prima di scatenare le comprensibili ire di mamma drago.

L’ironia che si coglie in più momenti del racconto rende tutto più prezioso per porre ai bambini ragionamenti riguardo al modo di comportarsi con gli altri. Si ottiene di più incutendo timore o dimostrandosi amati per quello che si è?

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